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Scratch. Tutto quello che c’è da sapere sulla piattaforma che porta i bambini nel mondo del coding

Tutto quello che c'è da sapere su Scratch

Scratch festeggia, proprio questo mese di maggio, i suoi primi 10 anni di vita. In questo arco di tempo è diventato uno degli strumenti principali per avvicinare bambini e ragazzi alla programmazione e ha raccolto una grande comunità di piccoli e grandi entusiasti.

Per festeggiare le 10 candeline di Scratch vogliamo raccontare a voi, genitori, educatori e ragazzi smanettoni, tutto quello che c’è da sapere su Scratch, come e perché usarlo. Se volete, una piccola introduzione per chi ancora non lo conosce.

cos’è Scratch?

Scratch è un semplice ambiente di programmazione, gratuito, che utilizza un linguaggio di programmazione di tipo grafico e visuale, a blocchi.Scratch è un semplice ambiente di programmazione, gratuito, che utilizza un linguaggio di programmazione di tipo grafico e visuale, a blocchi.

In questo ambiente non bisogna digitare alcun codice, come avviene, invece, nella programmazione tradizionale. Per creare un programma, infatti, basterà trascinare dei blocchi di codice, preimpostati e divisi per colore, all’interno dell’area di coding ed unirli insieme seguendo un ordine logico.

E’ un linguaggio che consente a chiunque, anche a chi non ha mai programmato, di creare, in maniera semplice ed intuitiva, delle storie interattive, dei semplici giochi e delle animazioni.

Scratch è completamente gratuito ed è accessibile da qualsiasi browser. Anche se è stato progettato specificamente per i piccoli programmatori dagli 8 ai 16 anni, Scratch è un ottimo modo per introdurre alla programmazione anche quegli adulti che amano mantenere la mente allenata ed hanno voglia di imparare qualcosa di nuovo.

Scratch è anche molto social, infatti, è possibile condividere la propria creazione e remixarla in collaborazione con gli altri scratchers. Ad aprile 2017 c’erano più di 18,5 milioni di utenti registrati sul sito ufficiale con oltre 22,5 milioni di progetti condivisi. Insomma, un’immensità di idee e potenziali co-programmatori.

Come è nato Scratch?

La prima versione di Scratch diffusa online nasce nel 2006 al Massachusetts Institute of Technology di Boston, sviluppata da Lifelong Kindergarten group, dei Media Lab sotto la guida di Mitchel Resnick.

L’idea di Resnick è quella di creare un modo facile e divertente di imparare a programmare, accessibile liberamente a tutti, perché, nell’era del digitale, conoscere i principi di programmazione ormai è diventato fondamentale per chiunque.

Citando la famosa TED Talk di Resnick Insegnamo ai bambini a programmare:

Quando si diventa fluenti a leggere e scrivere non lo si fa solamente per diventare uno scrittore di professione. Poche persone diventano scrittori di professione. Ma imparare a leggere e scrivere è utile a tutti. Ed è la stessa cosa per la programmazione. La maggior parte delle persone non diventerà un esperto di informatica o un programmatore, ma l’abilità di pensare in modo creativo, pensare schematicamente, lavorare collaborando con gli altri — queste sono abilità che si sviluppano anche quando si programma con Scratch — sono cose che le persone possono usare, indipendentemente dal lavoro che fanno.

Lo scopo di Scratch non è, quindi, quello di farci diventare tutti programmatori, piuttosto, è quello di insegnarci a pensare in modo creativo, mantenendo comunque uno schema logico e di farci capire l’importanza di collaborare con gli altri. Cose che possono tornare utili anche nelle attività di tutti i giorni.

Perché si chiama Scratch?

Il nome di questo linguaggio deriva dall’inglese to scratch (graffiare), che definisce anche la tecnica dei DJ di muovere i dischi vinili sotto le testine dei giradischi per creare dei remix. Questo nome, ovviamente, non è per niente casuale e descrive con precisione l’idea base di Scratch, ovvero quella di unire insieme immagini, suoni e testi per creare un contenuto multimediale. E non solo, con Scratch siamo liberi di prendere i progetti degli altri e “remixarli” per creare qualcosa di originale, di nostro, proprio come fanno i DJ!

Cosa si può fare con Scratch?

Pur essendo un linguaggio di programmazione piuttosto semplice, Scratch ci consente di creare un vasto numero di contenuti diversi, per esempio cartoni animati, animazioni e storie interattive, quiz e puzzle, ma anche dei semplici giochi arcade.

Si può creare un’orchestra…

O addomesticare un animaletto virtuale…

O creare un proprio gioco sul mondo della moda

Certo, con Scratch un bambino non sarà in grado di creare un nuovo Minecraft o il prossimo Flappy Bird, perché, molto semplicemente, questo linguaggio non è abbastanza potente per poterlo fare.

Ma il punto non è questo. Mentre con i linguaggi di programmazione tradizionali ci potrebbero volere ore ed ore di lavoro solo per far muovere un oggetto sullo schermo, con Scratch tutto questo si fa in un paio di minuti, semplicemente trascinando e ordinando i blocchi con i comandi.

Il risultato di questa programmazione, drag and drop, è praticamente immediato e visibile sullo schermo, questo premia gli sforzi del piccolo coder che, soddisfatto della propria creazione, è più invogliato ad approfondire lo studio e ad esplorare linguaggi di programmazione più complessi ed avanzati.

Come funziona Scratch?

Tutto il processo creativo e tecnico si svolge in uno speciale editor, accessibile attraverso il sito ufficiale, dove andremo a programmare il nostro progetto trascinando e unendo insieme i blocchetti.

Questa è la schermata che ci apparirà quando inizieremo a programmare:

Le aree principali dell'editor di Scratch

La schermata è divisa in 4 aree distinte: lo stage, la lista degli sprite, l’elenco dei blocchi e l’area degli script.

Cosa sono queste aree?

Lo Stage

Questo è il nome del grande rettangolo bianco posto nell’angolo superiore sinistro dello schermo. Sarà il nostro palcoscenico, dove potremo vedere l’anteprima del nostro progetto.

La Lista degli Sprite

E’ una finestrella più piccola che si trova proprio sotto lo stage che mostra l’elenco degli sprite (il termine con cui vengono chiamate le immagini animate nello Scratch, in pratica, i personaggi). Nel progetto di default tra gli sprite troveremo un gatto arancione, la mascotte di Scratch.

L’Elenco dei Blocchi

Si trova al centro dello schermo ed è una colonna che contiene tutti i blocchi di programmazione, suddivisi in categorie diverse. Ogni tipo di blocco ha una specifica funzione ed un suo colore, per distinguerlo facilmente. E’ a tutti gli effetti la nostra tavolozza creativa, dalla quale andremo a scegliere il blocchetto che ci serve per costruire il nostro script.

L’Area degli Script

Il grande rettangolo grigio a destra sarà la nostra principale area di lavoro. E’ il backstage, dove si trascinano i blocchetti e si ordinano per creare gli script.

Una volta finito il progetto, possiamo salvarlo sul nostro computer. La prossima volta che avremo voglia di lavorarci su, basterà semplicemente caricare il file nell’editor e continuare il progetto.

Scratch si può utilizzare soltanto online?

Scratch è accessibile, praticamente, da qualsiasi browser (con plugin Flash installato!). Se, invece, preferiamo lavorare offline, è possibile scaricare il software di Scratch compatibile con Windows, Mac e alcune versioni di Linux.

Purtroppo la dipendenza di Scratch da Flash non gli permette di funzionare sulla maggior parte dei tablet. Chi vuole per forza programmare dal suo tablet, per ora, dovrà accontentarsi di Scratch Jr, un’app con la versione semplificata di Scratch per bimbi più piccoli.

Non vedo l’ora di iniziare! Da dove comincio con Scratch?

Iniziare a giocare con Scratch è facilissimo, basta andare sul sito ufficiale.

Un’ottima introduzione ci viene offerta dal tutorial Come iniziare con Scratch, dove impareremo, passo dopo passo, a lavorare con i blocchetti per creare degli script completi (e far ballare un gatto e una ragazza 🙂 ). Lo stesso tutorial (Guida per iniziare) può essere scaricato dalla sezione Aiuto del sito, in formato PDF, in lingua italiana.

Una volta capito come funzionano le cose in Scratch, potete passare al livello successivo con una serie di video tutorial che insegnano alcune tecniche un po’ più avanzate per creare le animazioni, lavorare con le immagini e creare i propri disegni originali, da includere nel progetto.

Il team di Scratch ha anche creato alcuni progetti demo per dare qualche spunto creativo ai principianti. Questi starter projects offrono un buon punto di partenza a chi vuole mettere alla prova le potenzialità di Scratch e mostrano anche il funzionamento di alcune tecniche del coding.

Un altro modo per familiarizzare con Scratch (e magari trovare qualche idea divertente per il nostro prossimo progetto) è quello di esplorare i progetti creati dagli altri scratchers. Ci sono moltissimi progetti da scoprire e da “rubare” 😉 Quando troviamo un’idea che ci piace, basterà cliccare sul bottone “Guarda dentro” per aprire l’editor e vedere come il progetto è stato fatto. Da qui possiamo apportare tutte le modifiche che vogliamo, facendo il famoso remixing di cui parlavamo all’inizio.

Mi potete consigliare qualche libro su Scratch?

I tutorial iniziali sono certamente utili e più che sufficienti per iniziare a programmare con Scratch. Per approfondire e mettersi a studiare tutti i segreti di questo linguaggio, sono, invece, disponibili diversi libri.

Alcuni libri per imparare Scratch

Tra questi, consigliamo:

Imparare a programmare con Scratch. Il manuale per programmatori dai 9 anni in su di Maurizio Boscaini e Marco Beri (178 pagine). Un manuale ricco di illustrazioni che ci accompagnerà alla scoperta del mondo di Scratch, dai concetti base, come sprite e script, alla realizzazione dei giochi in 2D e progetti creativi più complessi. Disponibile in versione Kindle e in cartaceo.

Scratch: Programmare senza codice. La programmazione come potenziamento dell’intelligenza di Giovanni Gentile (formato Kindle) Un ebook in formato Kindle dove l’autore, uno psicologo programmatore, insegna l’utilizzo di Scratch attraverso esercizi e tutorial con livello di difficoltà crescente.

Cronache da Scratch di Adriano Parracciani e Raffaella Micheli (formato Kindle). Una raccolta di brevi racconti narrati dagli sprite in persona. Una lettura divertente ma educativa, che insegna Scratch attraverso lo storytelling, evitando un serioso tono da manuale.

Scratch per tutta la famiglia di Fabio Fortunati (formato Kindle, 75 pagine). Un libro dedicato ai genitori, anche quelli poco tecnologici, che hanno voglia di esplorare il mondo della programmazione e imparare Scratch insieme ai propri figli.

Coding Games in Scratch di Jon Woodcock (cartaceo, 224 pagine). Un bellissimo libro, in inglese, pieno di coloratissime illustrazioni che insegna come programmare 8 originali giochi, in Scratch. Le istruzioni per ogni progetto sono molto dettagliate, il bambino viene accompagnato passo a passo con delle spiegazioni ben illustrate. Al completamento di ogni gioco ci sono alcuni suggerimenti per renderlo più complesso, anche per sfidare le abilità del bambino. Il livello dei progetti proposti nel libro si potrebbe definire “principiante avanzato”. Una sfida in più è la lingua inglese del testo che aggiunge ulteriore valore educativo 😉

Per usare Scratch serve un account?

Per iniziare a divertirsi con Scratch non serve alcuna registrazione. Infatti, possiamo continuare a usarlo senza account. Ma se siete veramente interessati a Scratch e pensate di continuare lavorarci, probabilmente farete meglio a registrarvi. Perché? Avere un account personale ci dà la possibilità di salvare tutti i nostri progetti e condividerli con gli altri. Inoltre potrebbe rivelarsi interessante partecipare alle discussioni sul forum o commentare i progetti degli altri scratchers.

Cosa insegna Scratch?

Un linguaggio di programmazione semplice, come Scratch, insegna ai bambini gli elementi fondamentali della programmazione. Mentre il bambini sperimentano, trascinando i blocchetti e creando i loro primi programmini, stanno già sviluppando una serie di importanti abilità di coding e problem-solving che li aiuterà tantissimo quando decideranno di passare ai linguaggi di programmazione tradizionali.

Ecco alcuni dei concetti più importanti che si imparano con Scratch

Ecco alcuni dei concetti più importanti che si imparano lavorando con Scratch

La manipolazione delle variabili, un insieme dei dati modificabili che si conservano nella memoria del computer, per salvare e recuperare le informazioni.

L’utilizzo dei operatori per modificare i dati. Tra questi troviamo degli operatori matematici già familiari (più, meno, moltiplica, dividi, minore di, maggiore di) e diversi operatori logici (e, o, non) e altri più complessi.

Il concetto di flusso di controllo, ovvero il modo in cui i computer eseguono ogni passo in ordine in un programma, e come si può modificare questo flusso con dichiarazioni condizionali e loop.

La gestione dei sensori, ovvero la creazione del codice che risponde agli eventi come tasto premuto o click del mouse.

Rilevazione e reazione agli input del mondo reale, come la posizione del mouse sullo schermo, il volume dei suoni percepiti dal microfono o addirittura un movimento ripreso dalla webcam.

Non lasciamoci ingannare dall’interfaccia apparentemente molto semplice, con Scratch bambini e ragazzi possono creare dei programmi abbastanza complessi e allo stesso tempo imparare molti concetti fondamentali della programmazione.

Ovviamente le differenze tra fare coding in Scratch e programmare in un linguaggio “serio” come C o Swift sono tante. Programmare in verità non è proprio facile come trascinare i blocchetti, piuttosto è lavorare con stringhe di testo. La programmazione da adulti è molto più complessa ma anche molto più potente. Tuttavia, Scratch rimane un ottimo punto di partenza per i futuri programmatori che potranno passare ai linguaggi più avanzati con più facilità, avendo già imparato i concetti fondamentali e il pensiero computazionale, in un ambiente comprensibile anche per un bambino.

Cos’è Scratch Jr?

ScratchJr è una versione rivisitata del classico Scratch dedicata ai bambini di 5 – 7 anni. Si potrebbe anche definire una versione light di Scratch ricreata nella veste di app, con un’interfaccia semplificata e il design molto carino.

Con ScratchJr si possono creare dei progetti molto semplici, principalmente delle storie interattive. Nel passaggio ai dispositivi touchscreen è stata sacrificata una buona parte delle potenzialità dell’originale. Rimane comunque un modo divertente per consentire ai più piccoli di prendere confidenza con il coding, con la comodità di un dispositivo touchscreen.

L’app ScratchJr è disponibile per Android, iOS, Amazon Fire e ChromeOS.

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Marino
Marino
6 years ago

Si può trasferire l’app sul telefono per poterci giocare ?